Come erano organizzati i mercati del Medioevo? Quali cibi vi si trovavano? E come vi arrivavano?
La proiezione del docufilm "Piazze, palazzi del potere, mercati del cibo nell'Italia di Dante" offre risposte a queste domande tramite ricerche storiche che sono alla base delle ricostruzioni 3D di alcune piazze di città medievali, nell’Italia del Trecento che si avviava verso il Rinascimento.
La ricostruzione virtuale ha lo scopo di rendere vivi i mercati del cibo di alcune importanti città (Milano, Firenze, Bologna, Verona). Si vedono quali cibi erano giornalmente venduti nei mercati, si scoprono i tipi di frutta, verdura, pesce e carni che giungevano ogni giorno nelle piazze del mercato e anche all’interno di alcuni palazzi pubblici. Si pescava nei canali, nei fiumi e nei laghi. Si coltivavano ortaggi e frutta negli orti cittadini e soprattutto nelle aree fuori dalle mura che circondavano le città.
Questi spaccati di vita cittadina e di lavoro rurale sono inseriti in piazze che ora non esistono più o sono molto cambiate. La presentazione del docufilm, affiancata da fonti storiche e iconografiche, consentirà al vasto pubblico di comprendere la filiera del cibo nel medioevo. Sarà quindi possibile considerare la varietà indicata nella documentazione, vedendola ricostruita sia sui banchi di vendita dei mercati, sia sul terreno della coltivazione.
Fra gli scenari ricostruiti vi è il ricchissimo mercato alimentare di Milano, situato presso la sede del potere pubblico del Broletto e soprattutto attorno alle due cattedrali di S. Tecla e di S. Maria, che nei secoli successivi hanno lasciato il posto al Duomo e alla grande piazza che oggi vediamo.
Esperti e studiosi, sulla base delle fonti storiche documentarie, letterarie, iconografiche e cartografiche, hanno ricostruito sui banchi di vendita delle piazze, la filiera del cibo con le sue ricche varietà tradizionali, affermatesi attraverso coltivazioni diffuse e sistematiche nel Medioevo. Queste diversità illustrano il riverbero della storia nell’attualità: il valore del patrimonio culturale espresso dal cibo.