a cura del Dottorato di Ricerca in Storia e Informatica
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Le ricostruzioni virtuali nel web: Progetto "Temenos" per la ricostruzione virtuale dell'Acropoli di Atene
a cura di Laura Berti Ceroni, recensito il 1 luglio 2002
Promotori del progetto:Il progettoTemenos è realizzato dal Museum of Reconstructions (MOR) di Brooklyn (NY). Completamente virtuale, il MOR è composto da archeologi, storici e storici dell'arte di enti statunitensi e greci (il Dipartimento di Arte e Archeologia della Princeton University, lAmerican School of Classical Studies di Atene, il Ministero Greco per la Cultura, la Brock University Canadese) coordinati da David Johnson. Per la realizzazione informatica e la modellazione 3d il Museo ha un gruppo di lavoro interno (Restoration Imaging/Web Development).
Il MOR ha realizzato un primo progetto, Temenos; altri sono in cantiere, per gruppi di edifici dell’antica Grecia e dell’antico Egitto. Oltre a questo, il Museo si propone di formare personale informatico e storico-archeologico con specifiche competenze nella ricostruzione in 3d di edifici classici.
La realizzazione di ogni progetto viene finanziata da un gruppo di sponsor pubblici e privati (per il progetto Temenos: Eyebeam Atelier, Grace Jones Richardson Foundation, Graham Foundation, Grace Sewell, Donald ed Helen Johnson, il Dipartimento di Arte e Archeologia della Princeton University ed il Ministero Greco della Cultura).
Soggetto della ricostruzione virtuale e periodo storico considerato
Il progetto Temenos si propone la ricostruzione di tutto il complesso dell’acropoli ateniese, costruita a partire dal V secolo a.C.; per ora sono stati realizzati i modelli in 3d dei Propilei, costruiti da Mnesicle tra il 437 ed il 432 a.C., e del tempio di Atena Nike (427-424 a.C.). I due edifici vennero abbattuti a causa delle alterne vicende vissute dall'Acropoli e in parte furono ricostruiti nel secolo scorso.
Temenos programmaticamente vuol essere uno studio archeologico e artistico sull’edificio, esatto dal punto di vista delle dimensioni e dei rapporti tra gli elementi e completo nella descrizione e rappresentazione di tutte le strutture. La ricostruzione 3d degli edifici viene realizzata a colori, con una grande attenzione alle parti scolpite e decorate, forse a volte un po' scenografica. Gli edifici, visibili solo dall’esterno, sono sovrastati da un cielo azzurro che dà concretezza alla ricostruzione, realizzata comunque con rigore e senza aggiunta di dettagli superflui (vegetazione, persone …).
Il MOR ha finalità soprattutto didattiche e di comprensione delle strutture; la ricostruzione di questi edifici in 3d si rivela interessante anche perché sarebbe possibile visualizzare per uno stesso edificio interpretazioni delle fonti differenti tra loro e da quella che ha guidato le anastilosi e le ricostruzioni materialmente eseguite nel secolo scorso.
Fonti storiche impiegate per la ricostruzione
Il progetto Temenos è stato realizzato utilizzando fonti di natura differente: prospezioni archeologiche e relazioni di scavo, foto aeree, disegni e fotografie ottocenteschi e novecenteschi delle strutture e dei singoli elementi, saggi e testi a stampa. La bibliografia utilizzata, molto ricca, è esplicitata nelle pagine del sito in un lungo elenco, arricchito, quando possibile, dai link a siti di biblioteche in cui il testo sia reperibile o addirittura a siti di e-commerce presso i quali sia acquistabile.
I dati così raccolti sono stati analizzati ed interpretati dagli storici ed archeologi del MOR in modo da costituire un insieme organico; non viene chiarito però come questo sia stato nella pratica realizzato, se mediante la strutturazione di databases o altri sistemi di normalizzazione ed esame dei dati.
Navigazione
Nel sito si trovano per ora solo immagini delle ricostruzioni, non navigabili. È possibile comprare queste immagini, che vengono fornite a stampa in grande formato e ad alta definizione.
Per il futuro si prevede la messa on-line delle ricostruzioni e la produzione di cd-rom, oltre alla realizzazione di testi a stampa.
Tecnologia adottata
Chiara la dichiarazione d'intenti del MOR (professionalità dei partecipanti al progetto, accuratezza millimetrica nella ricostruzione) e l'elencazione delle fonti utilizzate, purtroppo non altrettanto chiara è la tecnologia utilizzata per le ricostruzioni, che non viene indicata.
Nota [16 dicembre 2004] Nel sito è dato conto delle delle specifiche sulle ricerche storiche e tecniche in una pagina di "Peer Review"
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