a cura del Dottorato di Ricerca in Storia e Informatica
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Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
a cura di Laura Berti Ceroni, recensito il 15 luglio 2002
Promotori del progetto:
Ename 974 è un insieme di progetti interdisciplinari relativi allo studio e alla promozione del villaggio belga che oggi si chiama Oudenaarde. Tra questi progetti c'è anche la realizzazione di ricostruzioni virtuali in 3d.
L'Institute for the Archaeological Patrimony (IAP) è responsabile della ricerca e della gestione del sito archeologico; l'Administration for Monuments and Landscapes of the Flemish Community sostiene la ricerca e gestisce il parco naturale in cui si trova il sito archeologico. Allo studio scientifico di Ename contribuiscono storici, archeologici, naturalisti, botanici dalle Università di Amsterdam, Anversa, Bruxelles, Gand, Leida, Louvain e Liegi, così come i Royal Museums of Art and History, il Royal Institute for Artistic Heritage, l'Institute for Nature Conservation, l'Institute for Forestry and Game Management ed il Royal Belgian Institute of Natural Sciences. Le decisioni sullo sviluppo del parco archeologico vengono coordinate dallo storico Jean-Pierre Van Der Meiren, delegato della Provincia delle Fiandre Orientali. Il funzionamento e lo sviluppo del parco sono sostenuti finanziariamente dalla Provincia delle Fiandre Orientali, dall'Institute for the Archaeological Patrimony e dalla città di Oudenaarde.
Soggetto della ricostruzione virtuale e periodo storico considerato
Ename è nelle Fiandre, a 50 km circa da Bruxelles. In questo luogo sorse, a partire dalla seconda metà del X secolo, un sito fortificato, attorno al quale si sviluppò un insediamento con un grande mercato e due chiese, dedicate a San Salvatore e San Lorenzo. In particolare l'abbazia benedettina di San Salvatore, edificata in età ottoniana (974-1047) continuò ad esistere fino al 1794, quando venne abbandonata e cadde in rovina. Oggi in questi luoghi si trova un parco naturale, all'interno del quale c'è il sito archeologico, che copre un'area di otto ettari, in parte ancora in fase di scavo. Le ricostruzioni sono funzionali alla comprensione del parco archeologico, poiché i suoi resti, in particolare quelli dell'insediamento alto medievale (975-1050), sono costituiti da fondazioni di muri e tracce di strutture lignee. Si è così evitata la realizzazione sugli scavi di sovrastrutture invasive, comune mezzo di musealizzazione di un sito.
La ricostruzione virtuale ha interessato per ora la fortezza e l'abbazia di San Salvatore, in varie fasi del suo sviluppo, per quanto riguarda le strutture architettoniche, gli interni, i giardini e l'ambiente circostante. Per la chiesa di San Lorenzo, databile all'XI secolo e oggi ancora esistente in forme moderne, sono state invece realizzate ricostruzioni dell'aspetto originario
Fonti storiche impiegate per la ricostruzione
Alla base delle ricostruzioni archeologiche di Ename ci sono tutti i dati provenienti da accurati scavi archeologici, in parte ancora in corso. La ricostruzione degli interni viene arricchita con gli oggetti trovati in scavo. Vengono inoltre utilizzate foto storiche, immagini e carte, specialmente per dare un volto agli edifici di cui in alzato non resta nulla; alcune di queste immagini si trovano anche nelle pagine del sito. Non è indicato invece se si utilizzino per la ricostruzione fonti storiche o archivistiche.
Navigazione
La ricostruzione virtuale di Ename 974 è stata pensata per essere fruita direttamente dai visitatori del sito archeologico; se ne trova comunque una parte on line.
La navigazione in situ avviene mediante TimeScope: una postazione fissa accanto agli scavi che permette di visionare direttamente le ricostruzioni virtuali. Vi si trova una video-macchina fotografica, orientata verso una sezione dei resti archeologici, le cui immagini vengono trasmesse in tempo reale ad un video. Selezionando le icone sullo schermo, i visitatori possono osservare le ricostruzioni virtuali delle strutture esattamente sovrapposte sulle fondamenta rinvenute in scavo e poste di fronte a loro. In questo modo il TimeScope 1 aiuta i visitatori sia nella lettura dei resti archeologici sia nella comprensione delle strutture originali, delle loro dimensioni e orientamento. I visitatori possono selezionare inoltre menù relativi ad altre prospettive della ricostruzione virtuale, visionarne gli interni e gli arredamenti, consultare le schede dei reperti rinvenuti.
Dalla postazione del TimeScope 1 è possibile vedere l'aspetto di San Salvatore come appariva nel 1020, 1070, 1775; gli studi si stanno ampliando ora all'antico giardino circostante, di cui restano molte rappresentazioni iconografiche. La postazione TimeScope 2 si trova invece accanto alla chiesa di San Lorenzo e permette di vederne le trasformazioni nel tempo. In Internet c'è una semplice ricostruzione della chiesa nell’anno Mille e oggi. All'interno del Museo del sito si possono visionare tutte insieme queste e altre ricostruzioni, movendosi all'interno di un sistema denominato TimeLine. In Internet è possibile avere una panoramica del sito archeologico di Ename e la ricostruzione virtuale delle strutture che vi si trovavano nel 1663.
Le ricostruzioni delle strutture architettoniche del progetto Ename, sembrano essere molto precise e accurate, senza eccedere in particolari inutili, come si richiede ad un progetto scientifico. Più di effetto e forse di fantasia la parte relativa agli interni, che però risponde alle necessità di un sito archeologico con utenze molto differenziate tra loro per età e livello culturale
Tecnologia adottata
Il sistema TimeScope è stato realizzato come prototipo nel 1997 appositamente per il sito di Ename.
L'idea di base, di John Sunderland ed André De Clercq, è stata sviluppata tecnicamente dall'Ibm e raffinata da Daniel Pletinckx, tecnico del gruppo di lavoro di Ename 974. La versione presente in Internet, che permette una panoramica del sito e di alcune ricostruzioni virtuali, è visualizzabile con QuickTime.
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